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Brandolini/ Herbalife: iniziamo a investire in comunicazione

19/12/2008

In controtendenza, Herbalife esordisce in Italia con un programma ad hoc. Obiettivo un nuovo posizionamento, incrementando l’awareness del brand. Nonostante il suo business sia in crescita, infatti, l’azienda soffre di un percepito non all’altezza. Così, pur continuando a credere nel passaparola sull’esperienza di prodotto dei venditori, vuole andare oltre. Puntando soprattutto sullo sport, diventando partner nutrizionale dell’Inter. Mentre il resto è demandato ad Aida Partners Ogilvy PR. Marco Brandolini, country senior director Italy & Balkans Herbalife, al microfono di youmark. 

Partiamo dai dati. Perché già loro fanno immediatamente chiarezza. Herbalife è una realtà presente in 70 paesi. Dal 2004 quotata a Wall Street, con un fatturato 2007 pari a 3 miliardi e mezzo di dollari e un business ancora in crescita, con il terzo quarter 2008 a segnare +20% a livello mondo, mentre in Italia, al lordo delle fluttuazioni valutarie siamo a +27%. Forti della buona salute dell’intero comparto della vendita diretta. Tanto che l’idea di cambiare la storica strategia di networking marketing non è stata mai nemmeno considerata. 

I venditori, infatti, sono da sempre l’asse portante dello sviluppo. Nella sola Italia se ne contano qualche migliaio, ponendo il settore come anticiclico rispetto alla crisi. E’ sul loro passaparola, spesso da ex consumatori, che la comunicazione Herbalife ha prosperato. Pur se oggi l’azienda sente la necessita di intervenire in prima persona accelerando il processo di interiorizzazione del nuovo posizionamento. 

Parliamo della volontà di vestire un concetto di ‘benessere a tutto tondo’, appropriandosi della sfera di una sana nutrizione, tradotta nello sviluppo di integratori, ma anche di prodotti specifici creati ad hoc per gli sportivi, oltre alla linea per la cura della persona. 

Garantendo su tutto qualità. Certificata dal sapere scientifico di un comitato presieduto da un nome come David Heber, tra l’altro direttore del Centro per la Nutrizione Umana dell’Ucla, cui si aggiungono quelli di altri altrettanto eminenti guru.

 

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