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Get the Glass, l’advergame che fa impazzire l’America. E non solo

18/06/2007

Lo ha sfornato l’accoppiata California Milk Processor Board/Goodby, Silverstein & Partners di San Francisco e fa parte della nuova campagna che prevede anche sette spot. Steve James, executive director del Cmpb, spiega a Youmark: “Col web2 cambierà la nostra percezione dei bisogni”. 

In un mondo immaginario, dove il latte non esiste più, un’improbabile famiglia si muove alla conquista dell’ultimo bicchiere della preziosa bevanda, guardato a vista dai più avanzati sistemi di sicurezza. Questa l’idea, partorita dalla Goodby, Silverstein & Partners di San Francisco (www.goodbysilverstein.com), per la nuova campagna del California Milk Processor Board - Cmpb, fondato nel 1993 con l’obiettivo di promuovere e incrementare il consumo di latte in California. 

La campagna, Grand Effie Finalist 2007 e declinata sia in tv sia sul web, ha per protagonista l’improbabile famiglia Adachi, un disperato gruppetto che tenta di impossessarsi dell’ultimo bicchiere di latte superstite. E se per il piccolo schermo sono stati realizzati sette canonici spot, l’exploit è avvenuto sul web, con un sofisticato advergame in 3D (www.gettheglass.com), sorta di ‘Mission Impossible’ in cui l’obiettivo è di riuscire a conquistare l’ambito trofeo. Il Cmpb non ha badato a spese, mettendo sul piatto oltre un milione di dollari. “Abbiamo immaginato un luogo dove, metaforicamente parlando, è rimasto solo un bicchiere di latte”, spiega a Youmark Steve James, executive director del Cmpb. “Vogliamo che la gente rifletta su come sarebbe realmente se sulla terra il latte iniziasse a scarseggiare” (leggi l’intervista -
http://www.youmark.it/article.php?id=971).

Una storia raccontata in sette commercial
I sette spot –The Glass, The Trailer, The Window, The Gum, The Straw, The Sip, The Case – (http://www.gotmilk.com/fun/get_the_glass.html) sono una sorta di mini film a puntate che si dipana in un arco di 42 giorni. Il primo 60” si apre con l’immagine di un bicchiere di latte conservato in una cella frigorifera all’interno di una costruzione, guardato a vista da un imponente sistema di sicurezza. All’esterno, fuori dal recinto, ci sono gli Adachi, nascosti all’interno di in un pulmino malamente camuffato, che mandano in avanscoperta il figlio di dieci anni. Da qui, nelle successive puntate, si snocciola la storia. In California l’on air proseguirà fino al prossimo dicembre.  

Il gioco realizzato da North Kingdom
Dall’expertise della web agency svedese North Kingdom (www.northkingdom.com) ha preso corpo una immaginaria fortezza, che invita i consumatori a mettersi in gioco. Goodby, Silverstein & Partners ha iniziato a lavorarci a fine estate 2006 e North Kingdom si è messa all’opera partendo dalla realizzazione dei modelli (www.h4che.com/milk). 

Quando un navigatore decide di partecipare, parte il count down e si è catapultati in un realistico mondo 3D, dove non è stato trascurato alcun particolare. Per vincere e raggiungere ‘Fort Fridge’ bisogna superare una serie di prove suddivise in cinque livelli. Via via che si procede, inoltre, il giocatore si trova a far fronte ad una serie di handicap causati dalla mancanza di latte: ossa fragili, dolori muscolari, insonnia e via dicendo. In più, deve evitare di essere scoperto e spedito a Milkatraz, vedendo così allontanarsi il suo sogno di conquista.


 

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