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Letiiza Moratti: microcredito anche per Milano. Dopo la legge, AssoComunicazione al 'tavolo' dell'Expo
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‘Robin Hood’ tecnologia, la Moratti allea Milano

17/06/2008

Confidando che, come a youmark risponde Jacques Attali, lo sviluppo di internet prosegua inesorabile facendo leva soprattutto sulla capacità di penetrazione del cellulare. Parliamo di PlaNetFinance, l’associazione senza fini di lucro da lui creata e presieduta. Che ieri è stata protagonista del convegno ‘Microfinanza e lotta contro l’esclusione finanziaria in Europa’, assieme ad altri fondamentali attori impegnati su questo fronte. Tra cui anche Letizia Moratti, sindaco di Milano. Perché è recente la firma, a nome del comitato per l’Expo, dell’accordo a sostegno dell’organizzazione internazionale di solidarietà. Pensando all’Africa e alle donne, ma anche a Milano, come a youmark il sindaco conferma. 

In quanto all’Expo, invece, per ora bocce ferme. In attesa si risolva l’indispensabile questione del decreto legge, ostacolato a livello governativo. Ma non è questo il tema. Semplicemente per dire, che poi anche AssoComunicazione farà parte di quei ‘mondi’ invitati ai tavoli delle discussioni. Come la Moratti ha riferito a youmark

Ma torniamo al convegno che, non a caso, ha avuto il patrocinio del Comune di Milano, cui si è aggiunto quello della Fondazione Giordano Dell’Amore, in collaborazione con Lenovo, principale partner con il sostegno di Natixis, Capgemini, Edi e Publicis. Che si occupa della comunicazione di PlaNetFinance in Italia.

L’obiettivo è lampante. Ragionare sulle opportunità di sviluppo del microcredito anche nelle città europee, su esempio del programma Entreprendre en Banlieue, lanciato nel 2007 da PlaNetFinance assieme al fondo di venture capital solidale FinanCités, a sostegno delle fasce più emarginate della popolazione francese e delle aree urbane più depresse. Chiedendo venga emulato anche da Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Regno Unito.

E in tale direzione va l’accordo siglato tra Comune di Milano e PlaNetFinance, cosi come l’iniziativa del sindaco Letizia Moratti di creare un fondo pubblico/privato dedicato. Anche perché da noi il settore del microcredito è ancora fortemente frammentato.

L’evidenza emerge da uno studio voluto da PlaNet Finance, identificando i diversi modelli organizzativi del microcredito nei differenti stati europei, fortemente influenzati dalla regolamentazione del settore, ma anche dal coinvolgimento delle istituzioni bancarie pubbliche, dalla volontà degli intermediari finanziari, comprese le banche commerciali, di partecipare attivamente al progetto, e delle associazioni locali di cooperare per superare le difficoltà, in efficienza.

Nel modello organizzativo italiano, sono le associazioni locali per lo sviluppo sociale ed economico a distribuire direttamente i propri microcrediti, con il risultato di oltre 70 progetti locali, tutti di piccola entità. Il che significa che il lavoro da fare è ancora molto. 

Due i principali canali di erogazione dei crediti, le Partnership Pubbliche Private e le Cooperative. Le prime comprendono associazioni locali (offrono un supporto amministrativo, tecnico e psicologico agli imprenditori selezionando quelli adatti all’erogazione di un credito), attori pubblici e fondazioni (aiutano entrambe nel far crescere e garantire i fondi sostenendo anche alcuni dei costi amministrativi delle associazioni), e banche (provvedono a emettere crediti specifici e fondi, secondo le indicazioni delle associazioni). Invece le seconde offrono direttamente i microcrediti ai loro soci, generalmente imprese a fine sociale, ma anche micro-imprenditori.





 

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