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Massimo Costa
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Elezioni AssoComunicazione/Il programma di Massimo Costa contro il malcostume

16/11/2011

Venerdì 28 ottobre è scaduto il termine per la presentazione in AssoComunicazione delle candidature relative alle cariche sociali per il quadriennio 2012/ 2015 in vista delle votazioni fissate per il prossimo 30 novembre. Pubblichiamo qui di seguito il programma di Massimo Costa (Y&R) unico candidato alla presidenza.

OBIETTIVO: Recupero della credibilità del comparto in termini professionali, strategici e qualitativi.
Tutto il comparto deve essere rappresentato ai massimi livelli di eccellenza nell’ambito di:
• Digitale
• Creatività
• Etica professionale 

MOTIVAZIONI:
1. Il nostro comparto rappresenta un’ importante leva economica, oggi più che mai necessaria per poter riavviare i consumi, restituire credibilità alle marche e supportare aziende e distribuzione nel loro rapporto con l’utente finale.
Il merito della digitalizzazione è quello di aver trasformato il rapporto tra comunicazione/azienda e consumatore da passivo a proattivo. In pratica, democratizzandone il processo stesso.
Oggi, il consumatore può commentare quanto le aziende/marche/prodotti/ propongono in comunicazione, condividerlo o apertamente contestarlo.
E’ compito della nostra industry non solo adeguarci ai tempi, ma determinarli in termini pubblicitari attraverso una forte e professionale leadership di mezzi e contenuti.

2. L’industria della comunicazione in Italia è spesso, direttamente o indirettamente, rilevante anche in termini di sostegno alla libertà di stampa.
Infatti, gran parte dei proventi che l’editore riceve dalla raccolta pubblicitaria risulta essere poi determinante nel mantenere quella libertà di pensiero e di difesa della libera opinione che sono presenti in ogni testata giornalistica, sia essa stampa, tv o web.

3. La comunicazione in Italia riveste anche un ruolo sociale nell’impresa in quanto rappresenta uno dei pochissimi casi di presenza al suo interno di una grande percentuale di donne e di giovani che si affacciano al lavoro. Poche altre realtà nel nostro Paese hanno contribuito e contribuiscono come la nostra industria in questo senso. 

PROGRAMMA 

1. REGOLAMENTAZIONE GARE E REMUNERAZIONE
L’Italia, come già avviene in tutti i paesi occidentali, deve abbandonare immediatamente questo scellerato e provinciale modo di condurre le gare, fatto di finzione, nepotismo e sistematico abuso professionale esercitato da troppi utenti pubblicitari.
Informerò il Presidente dell’UPA e gli chiederò di far partecipare la sua associazione in maniera attiva alla realizzazione di una scuola per consulenti/advisor in Italia.
Tale corso sarà destinato ad un numero massimo di dieci professionisti che abbiano avuto nell’arco delle loro carriere esperienze di lavoro sia come clienti che nelle diverse discipline della comunicazione (advertising, digital, direct marketing, PR, promozioni, ecc.) in posizioni di management.
La durata sarà di 1/2 mesi e proporrò a UPA che a condurlo sia David Wethey, il massimo rappresentante storico della consulenza aziendale per la ricerca di partner di comunicazione nel Regno Unito.
Alla fine del corso sarà rilasciato un patentino di abilitazione da AssoComunicazione e UPA.
Gli associati ad AssoComunicazione dovranno attenersi rigorosamente alle nuove regole di ingaggio.
La remunerazione e i tempi di durata delle gare dovranno essere comunicati prima dell’inizio delle stesse e concordati con le agenzie partecipanti.
Come avviene nella gran parte dei paesi occidentali, il processo per la gestione delle gara dovrà seguire i seguenti step:

a. Briefing dell’azienda cliente all’advisor
b. Ricerca e identificazione da parte dell’advisor del gruppo di agenzie con profilo idoneo alle richieste contenute nel brief del cliente
c. Dopo prima scrematura, proposta da parte dell’advisor di 5/6 agenzie con le quali organizzare un incontro di “chemistry” con il cliente
d. Definizione da parte di advisor e cliente delle agenzie che parteciperanno alla gara (da un minimo di tre fino ad un massimo di cinque) e comunicazione alle agenzie selezionate, della durata della gara e delle modalità di rimborso
e. L’advisor segue tutto il processo di gara in qualità di garante delle diverse parti coinvolte.
Come in tutti i paesi occidentali, la gara dovrà essere retribuita in maniera adeguata e proporzionale sia all’investimento che l’azienda cliente intende stanziare per le marche e i prodotti coinvolti, che agli sforzi che le agenzie effettuano per partecipare. Stimiamo un rimborso tipo di 25k euro per gara.

2. RAPPORTO CON UPA
E’ fondamentale ricreare un rapporto paritetico, credibile e costruttivo di AssoComunicazione con UPA, negli interessi degli stessi utenti, delle agenzie e dei consumatori finali.
Gli argomenti da discutere saranno tanti e frequenti saranno le situazioni di confronto che insieme AssoComunicazione e UPA dovranno affrontare.
Per questo motivo, voglio proporre ad UPA un tavolo permanente formato da quattro rappresentanti (2 di UPA e 2 di AssoComunicazione) che su base mensile si incontrino e mantengano costante e vivo il rapporto professionale e dialettico, discutendo anche di tutti quei rapporti consulenziali e di quei progetti comuni (Audi) che da sempre ci legano e che insieme dobbiamo evolvere.
Il rapporto tra UPA e AssoComunicazione dovrà, nell’interesse di tutti i lavoratori della comunicazione, siano essi in agenzia o nel reparto marketing delle aziende, essere propriamente rappresentato all’interno di Confindustria e nei confronti del governo del Paese ogni volta che il comparto di comunicazione (fatto di agenzie e clienti) sia chiamato a discutere argomenti di sua pertinenza.

3. SELEZIONI E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Per aumentare il tasso qualitativo degli operatori della comunicazione vorrei stabilire il principio che solo persone professionalmente qualificate possono entrare a far parte delle imprese associate ad AssoComunicazione. In altre parole dobbiamo ricercare e preparare i migliori talenti per il nostro comparto.Per ottenere questo credo che la strada migliore sia ripristinare un percorso formativo ispirato alle Borse di studio AssAP degli anni 80/90.

Per procedere in questa direzione sto già avviando incontri con alcuni tra i più prestigiosi Atenei italiani (come la Bocconi a Milano, per esempio), al fine di garantire un reciproco scambio professionale con il mondo delle università dove AssoComunicazione può fornire supporto all’insegnamento nelle varie facoltà e le agenzie ricevere endorsement e adeguati aggiornamenti professionali.
Con lo stesso spirito, vorrei intensificare la gestione dei rapporti con le associazioni di categoria straniere, al fine di poter più facilmente procedere alla individuazione di elementi standard, già in essere in altri paesi, in grado di formare ed aiutare la crescita professionale nostra e dei nostri clienti.

4. QUALE RAPPRESENTANZA PER ASSOCOMUNICAZIONE?
E’ fondamentale, al fine di ottenere i livelli di credibilità e professionalità citati, che AssoComunicazione si interroghi in maniera critica e costruttiva per decidere chi vuole rappresentare e quali modalità di azione intraprendere nei confronti dei propri soci e del mercato nel nostro Paese.
Sarà elemento di discussione definire la natura dell’associazione, i suoi componenti, le loro responsabilità e le modalità con cui la stessa potrà intervenire con autorità per garantire le professionalità del comparto e le dinamiche che lo compongono.

5. CODICE DEONTOLOGICO
Inevitabilmente e per motivi di coerenza con quanto sopra gli associati devono essere invitati al rispetto del Codice Deontologico vigente, che indica espressamente i corretti criteri di concorrenza leale.
Occorrerà quindi attivare, non per limitazione ma per coerenza, richiami nei confronti degli associati che non seguono le linee guida comportamentali definite dall’Associazione (e cioè da tutti gli associati).
Esiste già un Collegio di Probiviri che mi risulta poco utilizzato e che vorrei riattivare per rappresentare l’interesse di tutti e le sanzionabili colpe di pochi.

 

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