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Nenna: in AssoComunicazione non sarò il paladino dei creativi. Ma del business di tutti

18/10/2011

Contrario a qualsiasi generalizzazione. Specialmente quando i toni si accendono confinando fazioni solo apparentemente opposte a rigidi ruoli. Così, non è vero che i manager sono tutti cattivi, né altrettanto che i creativi stiano tutti tra i buoni. Ove avvenga, è distorsione, non regola. Anzi, solo nel dialogo e nell’interiorizzazione di un fine comune il discorso fila. L’agenzia, infatti, nasce per vendere un prodotto creativo. Se è di qualità elevata creerà fatturato, dunque consentirà di attrarre talenti e di retribuirli nel migliore dei modi. Altrimenti il mercato svacca. Dunque, l’obiettivo diventa valorizzare la creatività (dunque anche il dialogo con l’Adci), ma anche definire attentamente l’area dei rapporti con i clienti (dalle gare alla remunerazione, al rispetto del lavoro delle agenzie), senza dimenticare la formazione. Credendo che le persone siano perno di quel circolo virtuoso che potrebbe significare rilevanza. In quanto alla candidatura di Massimo Costa a nuovo presidente, infine, nulla da eccepire sulla persona, ma sul metodo. 

Come al microfono di youmark racconta Emanuele Nenna, ad Now Available, candidatosi consigliere AssoComunicazione relativamente alla delega alla creatività.

 

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