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Vigorelli: se nell’annual Adci ci sono cose finte per accontentare il vicino di banco, a che serve?

26/01/2011

Racchiudendo l’assunto tutto il commento esprimibile sull’attuale stato della creatività italiana, e non solo (sembra che l’abitudine al ‘falso’ l’abbiamo imitata soprattutto da Brasile e Francia), lanciando un appello alla pubblicità del mondo. Come dire, sino a che a emblema porteremo il lavoro che vorremmo fare, ma che non abbiamo il coraggio di fare, c’è poco da stare allegri. Significa che il cliente ci ha fatto a pezzi. E la colpa è di chi non è stato capace di difendere il settore investendo quando i soldi c’erano. Oggi, così, non ha futuro, è un mondo fatto di precari. Di artigiani mal pagati, che vivono alla giornata. E oltre ai pochi mezzi, c’è poca volontà. Creativi che parlano come account, come gli ad delle aziende. Senza pazzia, coraggio, istinto. 

Ne è convinto Gianpietro Vigorelli, D'Adda, Lorenzini, Vigorelli, BBDO, ascoltate le sue parole al microfono di youmark.

 

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