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Audiweb in Action 2010
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Audiweb in Action: internet ha bisogno dei grp. Ed è salutare

02/12/2010

Perché a questo media super frammentato serve dialogare maggiormente con la stessa lingua di aziende e brand per spostare la quota degli investimenti che oggi a lui competono, appena l’11% della torta. Senza dimenticare la crossmedialità. Con la rete ad appropriarsi di tutto. Non solo di smartphone e tablet, ma pure della tv, mentre radio e giornali stanno già da tempo lì sbarcando. Tanto che l’attesa di una raccolta del 15% sul totale vuole ben sperare in un’accelerata oltre la statistica. Anche trainata da quanto succede all’estero, dove si supererà il 30%. E’ il Gasperini pensiero. 

Annunciato dallo stesso presidente Audiweb (joint Industry Committee composto da tutti gli operatori del mercato: Fedoweb, associazione degli editori online; Upa Utenti Pubblicità Associati; e Assap Servizi, azienda di servizi di AssoComunicazione), al microfono di youmark ieri, a Milano, in occasione della seconda edizione di ‘Audiweb in Action’, workshop dedicato agli operatori del settore, per raccontare l’evoluzione del sistema di rilevazione delle audience online. 

Partiamo dai numeri. Internet c’è. 32,9 i milioni di utenti, il 68,6% degli italiani tra gli 11 e i 74 anni. Nell’ottobre 2011sono cresciuti del 11% coloro che hanno navigato almeno una volta e, a sorpresa, persino i latitanti ‘over 55’ segnano + 15,1%. Prevalgono gli uomini, 6,8 milioni nel giorno medio, contro i 5,3 delle donne. La casa continua a rappresentare il luogo da cui ci si connette di più (63,6%), seguito da lavoro, scuola, altro, con il mobile a ritagliarsi l’11,1% dei collegamenti. E nonostante i social network apparentemente sembrino assorbire l’interesse in rete dei più, è la ricerca di informazione a motivare, così come il servizio. Ma diminuisce il tempo sul web speso (-8,5%), ad eccezione di chi lo fa nella fascia del così detto prime time televisivo. Quando, infatti, seppur decresca il numero di utenti, quelli che alla tv in quelle ore scelgono la rete, ci stanno più a lungo.

In generale, comunque, a trainare lo sviluppo sono video (si stima che in Usa quelli pubblicitari annoteranno nel triennio un +40% superando i banner) e social network. Così come, sul fronte device, smartphone e tablet insieme non tarderanno a rendersi più rilevanti dei pc. Il tutto impattando sulle logiche di pianificazione. Dunque di misurazione. Implicando la dicotoma necessità di approfondimento e precisione, così come di semplificazione.

Quasi che il nuovo internet, che peraltro assurgerà a media dei media, entrando nella sfera quotidiana e abituale dei suoi predecessori, sentisse quasi l’esigenza di abdicare a una sua specificità stringente, favorendo la comparazione. Che ovviamente vede nei grp unità di misura privilegiata, rispondendo al bisogno di una nuovo metrica capace di evidenziare audience e target. Insomma, di contare le teste.

Senza dimenticare il mobile. Che già oggi segna 5 milioni e mezzo di utenti.
Richiamando l’attenzione degli investitori sulle potenzialità esponenziali di tale sviluppo. Non a caso, Audiweb a ciò dedicherà il lavoro del prossimo anno estendendo la ricerca ibrida, basata su panel meterizzato (on device meter) e tag censuari, anche a Smartphone e Tablet. Forte del fatto che già negli ultimi tre mesi 2010 nella Ricerca di Base è stata effettuata una nuova modalità di rilevazione oggettiva dell’universo dei potenziali utenti Mobile Internet, con l’acquisizione automatica degli apparati utilizzati.

E non è l’unica novità. C’è anche il servizio Audiweb View (in partenership con Nielsen Online), che consente l’elaborazione di report su tutta l’offerta editoriale internet in Italia, analizzando i dati mensili della navigazione reale effettuata tramite PC da qualsiasi luogo. Sostituisce la piattaforma NetView potenziandone le funzionalità di analisi e ottimizzando il processo di elaborazione dati grazie all’applicazione del metodo di ponderazione al dato mensile, adottando la stessa logica di classificazione a tre livelli (Parent/Brand/Channel) per rappresentare tutto il mercato online

Ancora, Audiweb Objects, che estende la capacità di rilevazione e analisi dei media digitali oltre la pagina web. Come già sottolineato, infatti, i video e gli altri oggetti (giochi, applicazioni social, posizioni pubblicitarie) fanno sempre più parte della pianificazione online. Di qui la messa a punto di una tecnologia ibrida in grado di individuare i palinsesti, quindi l’audience, esposti a determinati insiemi di contenuti rilevati dal software meter, grazie ad un beacon appositamente ‘instrumentato’ negli oggetti da rilevare. Il tutto ottenendo informazioni come numerosità dei fruitori dei contenuti video misurati, quantità di contenuti fruiti (volumi), segmentazione socio-demo dell’audience video, benchmark tra contenuti diversi.

 

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