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'Povero ma Moderno', 50 minuti per ricordare Armando Testa

07/09/2009

Per il documentario, con sottotitoli in inglese, presentazione a Venezia nella sezione ‘Orizzonti’ in occasione della 66° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.

Cinquanta minuti in musica e immagini per raccontare la vita di Armando Testa e la sua passione per la pittura. Si intitola ‘Povero ma moderno’ e firmato da Pappi Corsicato è stato prodotto da Baires e Little Bull con distribuzione di Rai Trade.

Il documentario è stato sostenuto dal Piemonte Doc Film Fund con il contributo supplementare della Film Commission Torino Piemonte. Le immagini girate a Torino in Red, l’ultimo ritrovato della tecnologia digitale, raccontano la vita di un pubblicitario
e delle sue intuizioni che hanno anticipato i tempi, ma anche autore di arte contemporanea.

Le immagini sono state scelte dalle Teche Rai, dall'archivio della signora Gemma De Angelis Testa e dalla Armando Testa spa. Pappi Corsicato ha ricreato il mondo di Testa con interviste restaurate, immagini girate ex novo e spicchi di spot che hanno fatto la storia della nostra pubblicità: da Caballero e Carmencita di Lavazza all’Olio Sasso, dalla Birra Peroni con Solvi Stubing a Papalla, all’ippopotamo Pippo creato appositamente per Lines. L’immagine guida di ‘Povero ma moderno’ è opera del fotografo Ferdinando Cioffi.

Pappi Corsicato
Pappi Corsicato è nato a Napoli il 12 giugno 1960. Ha studiato Architettura. Nel 1980 si trasferisce a NewYork e studia danza e coreografia all’Alvin Alley Dance School, recitazione all’Accademia di Arte Drammatica, poi con Geraldine Barone membro dell’Actor Studio. Nel ’90 gira il suo primo cortometraggio 'Libera', poi nel ’92 'Carmela e Aurora', e compone così il suo primo film 'Libera', film ad episodi che partecipa nel ’93 al Festival di Berlino, dove riscuote un grande successo di critica nazionale ed
internazionale e di pubblico. Partecipa a svariati Festival e viene venduto in quasi tutto il mondo. Vince la Grolla d’oro, il Globo d’oro della Stampa Estera, il Nastro d’Argento e il Ciak d’oro. Nel ’95 il suo secondo film 'I Buchi Neri' partecipa al Festival di Venezia nella sezione 'Notti Veneziane' e viene invitato in molti altri festival internazionali. Nel '97 partecipa al film collettivo con Martone, Captano, Incerti e De Lillo, 'I Vesuviani' (la stirpe di Iana) che viene selezionato in concorso al Festival di
Venezia. Nel 2000 mette in scena al San Carlo di Napoli l’opera lirica 'Carmen'. Nel 2001 gira 'Chimera' selezionato per il concorso al Montreal Film Festival.
Grolla d’oro per miglior fotografia, nel 2008 gira 'Il seme della discordia' selezionato al Festival di Venezia in concorso. Dal 1994 ad oggi ha realizzato più di 40 video sull’arte contemporanea su artisti come Kounellis, Serra, Gilbert and George, Kapoor, Merz, molti di questi hanno avuto riconoscimenti e premi a festival internazionali, e rassegne personali al Modern Tate Museum di Londra e al centre Pompidou di Parigi ed altri.

Armando Testa
Nato a Torino nel 1917, Armando Testa frequenta la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia dove Ezio D'Errico, pittore astratto, gli fa conoscere l’arte contemporanea, a cui guarderà sempre con grande interesse. Nel 1937, a vent’anni, vince il suo primoconcorso per la realizzazione di un manifesto, un disegno geometrico ideato per la casa di colori tipografici ICI. Dopo la guerra lavora per case come Martini & Rossi, Carpano, Borsalino e Pirelli. Lavora anche come illustratore per l’editoria e crea un piccolo studio di grafica. Nel 1956 nasce lo Studio Testa dedicato alla pubblicità non solo grafica ma anche televisiva. Vince nel 1958 un concorso nazionale per il manifesto ufficiale delle Olimpiadi di Roma del 1960. Rifiutata in un secondo tempo l’immagine proposta da Testa e indetto un secondo concorso nel 1959, vince
anche questo. Nascono poi, fra gli anni Cinquanta e i Settanta, immagini e animazioni filmate per la televisione che sono rimaste nella storia della pubblicità: il gioco grafico fra bianco/nero e positivo/negativo per il digestivo Antonetto (1960); le geometrie della sfera sospesa sulla mezza sfera per l’aperitivo Punt e Mes, che in dialetto piemontese significa appunto 'un punto e mezzo' (1960); i pupazzi conici di Caballero e Carmencita per il caffè Paulista di Lavazza (1965); gli abitanti del pianeta Papalla per Philco (1966); Pippo l’ippopotamo azzurro per i pannolini Lines (1966-67); e poi l’attore Mimmo Craig alle prese con gli incubi dell’obesità, su musiche di Grieg, per l’olio Sasso (1968); a bionda Solvi Stubig per la Birra Peroni (1968). Come primo
riconoscimento istituzionale del suo lavoro, è invitato a tenere la cattedra di Disegno e Composizione della Stampa presso il Politecnico di Torino dal 1965 al 1971. Nel 1968 riceve la Medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione per il suo contributo all’Arte Visiva, mentre nel 1975 la Federazione Italiana Pubblicità gli tributa la Medaglia d’oro come riconoscimento per i successi conseguiti all’estero. Nel 1978 lo Studio Testa diventa Armando Testa S.p.A. Dalla metà degli anni Ottanta Testa, oltre che nella pubblicità vera e propria, si impegna nell’ideazione di manifesti per eventi e istituzioni culturali e di impegnosociale, da Amnesty International alla Croce Rossa, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto al Teatro Regio di Torino. Realizza anche i marchi che contrassegnano enti culturali come il Salone del Libro
e il Festival Cinema Giovani di Torino, e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Si dedica ad una ricerca grafica e pittorica di libera creatività negli
anni Ottanta e Novanta. La pubblicità viene ormai studiata come forma autonoma di espressione e comunicazione, e diverse istituzioni italiane e straniere dedicano a Testa mostre antologiche, che spesso comprendono la sua attività pittorica. Vanno
ricordati il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1984, la Mole Antonelliana di Torino nel 1985, il Parson School of Design Exhibition Center di New York nel 1987, il Circulo de Bellas Artes di Madrid nel 1989. Sempre nel 1989 diviene 'Honor Laureate' presso la Colorado State University di Fort Collins. Armando Testa muore a Torino il 20 marzo 1992, tre giorni prima di compiere settantacinque anni. Tra le mostre a lui dedicate dopo la sua scomparsa, le personali di Palazzo Strozzi a Firenze nel 1993, del Museo di Arte Contemporanea di Rivoli e Castel Sant’Elmo nel 2001 e all’Istituto Italiano di Cultura di Londra nel 2004.

 

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