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Sala/ GroupM: sparare il meno largo possibile, prendendo il più possibile

27/10/2008

Flessibilità e tattica per superare la crisi. Con la tv a valere sempre molto. Sapendone mirare gli effetti, così che non vada troppo larga. Il che non significa dietrofront rispetto a una comunicazione a tutto tondo. La consulenza continua ad essere la via del futuro. Seppur il media continuerà a rappresentare la maggior parte del fatturato. In attesa che la voglia di sperimentazione ritorni. Così come l’utile. Visto che il 2008 chiude con rilevante segno meno e il 2009 non sarà certo più facile. Youmark ne parla con Stefano Sala, vice presidente esecutivo GroupM. 

Rassicura sulla lettere di Martin Sorrel. Quella in cui si preannuncia un 2009 da dimenticare, incitando tutte le società Wpp a tirare i remi in barca. Non che Stefano Sala, vice presidente esecutivo GroupM, smentisca. Semplicemente una specificazione, riguardo l’ampiezza della portata del monito. Nel senso di vastità di questo gruppo, dalla creatività alla ricerca, in cui oggi svolge un ruolo leader, come dimostra l’ultima acquisizione del britannico Tns. Il tutto nell’interesse dell’azionista, che vuole profitti, non costi

Al punto che, volgendo lo sguardo ai clienti, prova solidarietà con la difficoltà di guardare dritti al lungo. Perché ognuno deve fare i conti con la propria realtà di lavoro. Avendo a che fare soprattutto con aziende multinazionali, è difficile dispensare consigli. Sanno già quello che devono fare. Pure in un anno impegnativo come questo. Che per il centro media chiuderà con un meno. Di quelli più importanti dello ‘zero virgola’. 

Strategicamente significa flessibilità. Giocando anche sul tattico.
Con la tv bene rifugio, panacea dei mali da crisi, capace di garantire ritorni veloci e immediati. E ci sarà pure il problema della dispersione, dell’inferiorità nel centrare il target. Ma è pur sempre un bazuka che arriva e colpisce. Lasciando al centro media il compito di pianificarla al meglio, perché spari il meno ‘largo’ possibile. 

Coscienti che in periodi come questo la voglia di sperimentare delle aziende può vacillare. Il che non significa rinnegare il senso di un cambiamento in atto. Anzi. La consulenza a 360°, infatti, è via senza ritorno. Come dimostrano i fatturati degli stessi centri media. In Mediaedge:cia, struttura guidata da Sala, ad esempio, l’extra media ha raggiunto il 30%, dal marketing esperienziale dalla comunicazione sul punto vendita, dal digitale al marketing strategico. In una visione a satelliti, in cui comunque è sempre il media a fare la parte del leone.

 

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